INTRODUZIONE
Malattie cardiovascolari e dislipidemia
Le malattie cardiovascolari (CVD) rappresentano la principale causa di mortalità nel mondo (WHO, 2015), oltre a rappresentare la maggior causa di disabilità nei paesi sviluppati (SIGN, 2007). Diversi sono i fattori di rischio che contribuiscono all’eziologia e lo sviluppo delle CVD, comunemente classificati in:
- Modificabili (tramite cambiamenti dello stile di vita o trattamenti farmacologici), quali ipertensione, dislipidemia, diabete, fumo di sigaretta (NCEP, 2002);
- Non modificabili, quali età, sesso, familiarità (NCEP, 2002).
Tra i fattori di rischio modificabili, le elevate concentrazioni di colesterolo totale (CT) e il colesterolo LDL rappresentano i fattori più importanti per lo sviluppo di malattie coronariche (CHD), mentre le lipropoteine ad alta densità (HDL) in alcune condizioni, sono considerate protettive, come mostrato da diversi studi clinici e meta-analisi. Pertanto, risulta importante mantenere basse le concentrazioni dei lipidi plasmatici, in particolare le LDL (target terapy) al fine di ottenere una riduzione del rischio di CVD (Colantonio et al, 2016).
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